Audi conquista nuovamente Le Mans.

Audi conquista nuovamente Le Mans.

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06 Luglio 2013
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Audi r18 team

Per la seconda volta consecutiva Audi vince la 24 Ore di Le Mans con una vettura ibrida dotata di trazione quattro continuando così la sua eccezionale storia di successo nella classica di durata più importante del mondo. La vittoria è stata firmata da Loïc Duval, Tom Kristensen e Allan McNish.

Il dodicesimo trionfo della Casa dei quattro anelli a Le Mans è stata una delle più difficili e combattute della storia. A seguito di una recente modifica al regolamento, le tre Audi R18 e-tron quattro con un pieno fanno due giri meno del principale concorrente Toyota. I piloti Audi quindi hanno dovuto rispondere al maggior numero di pit stop effettuati con giri veloci e questo in condizioni meteo molto variabili, caratterizzate anche da temporali molto forti.

Durante le 24 Ore infatti la gara è stata resa molto impegnativa dall’acqua in pista. A causa dei numerosi incidenti sono state ben 11 le fasi di safety car ovvero più di 5 ore sono state neutralizzate per mettere in ordine la pista e fare lavori di riparazione alle stessa.

Le tre Audi R18 e-tron quattro, caratterizzate dall’asse anteriore con trazione elettrica, sono state le più veloci in pista e contemporaneamente anche le più efficienti. Anche la vittoria del Michelin Green X Challenge prevista per i prototipi più puliti, veloci ed efficienti è andata a Ingolstadt e Neckarsulm.

La vittoria numero 12 porta i nomi di Loïc Duval, Tom Kristensen e Allan McNish sulla Audi R18 e-tron quattro numero 2, partita dalla pole position. Per Duval, che mercoledì aveva fatto registrare il miglior tempo, si tratta del primo successo alla gara della Sarthe mentre per Allan McNish quello di ieri porta a 3 i successi conquistati. Tom Kristensen incrementa il numero di vittorie raggiungendo così la cifra record di 9 titolo conquistati.

La R18 e-tron quattro vincitrice non ha mai avuto problemi tecnici durante le 24 Ore, prendendo la testa della gara sabato sera alle 21,34 senza mai cederla fino al taglio del traguardo di domenica alle ore 15.00. Fin dalle prima battute di gara il trio vincitore era riuscito a dare un giro di distanza alla Toyota seconda classificata e a mantenerlo sempre nonostante la pioggia torrenziale di qualche scorcio di gara.

La sfortuna invece ha colpito le altre due vetture che quasi contemporaneamente hanno dovuto fare un pitstop non previsto prima del termine della settima ora quando, fino ad allora, le tre vetture Audi si trovavano al 1°, 2° e terzo posto. Oliver Jarvis è stato toccato da un’auto più lenta che gli ha causato una foratura ad un pneumatico obbligandolo a percorrere pressoché un intero giro di pista per raggiungere i box con la gomma rovinata, cosa che gli è costata poi due giri di ritardo. Nella emozionante fase finale della gara, il rookie di Le Mans Lucas di Grassi, Marc Gené e Oliver Jarvis riuscivano a superare la Toyota al terzo posto assicurandosi così l’ultimo gradino del podio.

A causa della sostituzione dell’alternatore, Marcel Fässler, André Lotterer e Benoît Tréluyer hanno perso la loro leadership, che in quel momento era ben salda, rimanendo fermi ai box per 12 giri. Con una rimonta incredibile comunque, i piloti vincitori nell’edizione 2011 e 2012 sono riusciti a recuperare dal 24° al 5° posto finale.

Il novantesimo anniversario della 24 Ore di Le Mans è stato offuscato all’incidente mortale occorso nella classe GT poco dopo l’inizio della gara. “Ovviamente questo terribile incidente ha smorzato la gioia per l’ennesima grande vittoria Audi a Le Mans, nella quale la squadra e i piloti erano sottopressione e non potevano permettersi errori” ha commentato il capo di Audi Motorsport Wolfgang Ullrich. “La notizia della morte di Allan Simonsen ci ha profondamente toccati. Durante la sua carriera è stato anche alla guida di Audi R8 LMS. La nostra vicinanza va alla sua famiglia ma anche al team Aston Martin. L’episodio di sabato ci conferma che non dobbiamo mai smettere di lavorare per la sicurezza nel motorsport. Questo è il primo incidente mortale da quando partecipiamo a Le Mans e mi auguro sia anche l’ultimo.”

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